Zancan. “Penso ai colori Come Emozioni da Comunicare”.
La creatività è un fiore che cresce.
“Ho incominciato a lavorare a 15 anni, in torneria. Una fatica bestia, e niente uso del cervello. L’ho lasciata presto per andare in un piccolo laboratorio orafo, specializzato in cinturini per orologi in oro, che vendeva alle grandi marche della gioielleria. Un lavoro di altissima qualità, anche se i padroni mi davano i consueti quattrofranchi. Lì ho avuto la prima percezione di quale fosse la mia vocazione. Quasi illuminato da questa, di giorno lavoravo, di sera e alla festa disegnavo. Progettavo chiusure, cinturini, decori e quant’altro. Uno di questi cinturini l’ho inventato non più in maglie, ma a lamine d’oro rosso, bianco e rosé, ad incasso. Fu accettato, ed ebbe un grande successo in fiera. La mia vocazione incominciò a confermarsi.
Poi, da lì, avanti: gradino per gradino, divorandone ogni pietra in gran fretta. La storia è breve, ma intensa. Sta di fatto, che dopo vari tentativi vanificati o dalla sfortuna o da persone infide o dalla mia giovane età, finalmente sono riuscito a mettermi da solo. E allora via libera alla creatività, alla voglia di intraprendere, alla disponibilità al rischio.
Ricordo che andavo a Murano a comprare le murrine, me le portavo nel mio piccolo laboratorio accanto all’orto e le assemblavo su gioielli pensati da me. Successo: i grossisti di gioielleria me ne ordinavano uno dopo l’altro.
Ho assunto un operaio, poi due, poi tre, e anche mia sorella Gigliola, e poi anche mia moglie, come s’usa in queste nostre imprese che hanno sempre nella famiglia le radici e la linfa.
Avevo 24 anni. Erano 18 anni fa.
La mia storia di designer e di gioiellere imprenditore era incominciata.”
Pubblicazione monografica edita da Pilota Green
Anno 2009
Pagine 188
Formato cm 24X30,5