La Cooperazione Vitivinicola Veneziana,
Dalla storia al mercato.
Il settore vitivinicolo è stato, al pari di tutti gli altri settori agroalimentari, interessato da uno sviluppo che, nel corso dell’ultimo secolo, ha portato dalla produzione di vini di scarsa qualità, spesso destinati all’autoconsumo, ad una sempre più organizzata coordinazione dei processi produttivi, grazie alle migliorate conoscenze tecnologiche ed alla creazione di prodotti di elevata qualità, in grado di andare incontro alle esigenze del mercato interno ed estero.
In queste dinamiche si è inserita la cooperazione, che ha svolto la funzione chiave di traghettare il sistema vitivinicolo verso la modernità, garantendo ai soci un contatto diretto con mercati spesso considerati troppo lontani. Essa si è dimostrata in grado di affrontare una crescente globalizzazione, che ha avuto come naturali conseguenze un aumento dei commerci internazionali, degli investimenti di società straniere in diversi ambiti industriali ed una viticoltura che è sempre meno legata ad una specifica regione o terroir.
La struttura stessa delle imprese vitivinicole europee, basata su di un modello di piccola e media impresa, non è in grado di adeguarsi alle grandi dimensioni che caratterizzano le imprese dei Paesi nuovi esportatori di vino. La cooperativa, che aggrega un grande numero di soci e i relativi volumi di materia prima conferiti, può costituire una valida soluzione a queste problematiche.
Sulla spinta di tali dinamiche competitive, alcune cantine cooperative del Veneto occidentale sono state oggetto di un aumento dimensionale, del cambiamento degli assetti proprietari, della costituzione di gruppi e di una rete in grado di raggiungere i mercati internazionali.
Questa singolare esperienza aggregativa è analizzata all’interno della pubblicazione e intende fornire elementi utili per affrontare le nuove sfide globali.
Autori: Federica Bianchin, Stefano Scaggiante, Eddy Martimbianco
Edito a Dicembre 2011
Pagine 64
Formato 16×24